top of page

Setting in natura
Viviamo immersi in case costruite con materiali qualitativamente inerti e dannosi sotto vari punti di vista.
Visuale ristretta, inquinamenti dell'aria e acustici, stimolazioni sensoriali molteplici e disorganiche. La nostra comunicazione è ormai sinonimo solo di social e media. Le nostre azioni quotidiane più frequenti sono comprare e consumare. Ci abituiamo e assuefiamo ad una sollecitazione vitale molto bassa con la conseguenza di vederci ridotta la capacità e la funzione autorigenerante del nostro organismo.

E nonostante tutto questo caos di eventi e oggetti che ci girano attorno, viviamo con la sensazione di aver perduto qualcosa.

Credo che possiamo ritrovare questo qualcosa nelle esperienze corporee di base come un gesto, un respiro, un movimento, un canto, una danza. L'ascolto.

Nella mia esperienza artistica la ricerca degli spazi naturali è sempre stata una costante. Da quando ho iniziato a dedicarmi anche alla musicoterapia, ho sentito come un forte limite lo spazio angusto delle stanze, e soprattutto quando la salute ed il benessere delle persone sono al centro. Mi sono detta che la bellezza e la salute dell'ambiente sono “partner terapeutici” irrinunciabili.
Il luogo, o il setting nella natura, può essere di ispirazione nell'incontro immediato con l'altro.
Nello stesso tempo si può scoprire una sorprendente ricchezza della nostra personalità, trovare una nuova voce, un nuovo modo di esprimere la propria vitalità.
Qui in Umbria viviamo in piccole città o paesi dove raggiungere spazi naturali vitali non ci richiede troppo tempo. Lo stesso vale per la provincia di Viterbo, altro luogo dove opero.
E' per questo che ho pensato di effettuare la musicoterapia in natura. Con siti immersi nel verde, in giardini privati ove sia garantita la privacy.
bottom of page